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Da parte della famiglia

Salve siamo Simona e Alessandro genitori di un bimbo che frequenta il centro simpaticamente. Volevamo ringraziare tutti gli operatori,in maniera particolare Suor Graziana,Pierluigi Pasqualini e la Dott.ssa Di Fazio,che anche in questo periodo così difficile per tutti non ci hanno mai abbandonato,con la loro competenza,cortesia e umanità fornendoci un prezioso appoggio.

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Per la crescita integrale

Collaboro nel centro Simpaticamente come logopedista da circa due anni e mezzo. Insieme a me altri professionisti (una logopedista, un neuropsicomotricista dell’età evolutiva, una psicologa, una tutor compiti, una neuropsichiatra infantile, una pedagogista clinica) collaborano alla ricerca di un servizio che metta in primo piano la persona. Abbiamo fatto del centro un luogo in cui ciascuno “simpaticamente” si senta amato, capito, accolto.

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Vorrei condividere...

care sorelle, la gioia che ho provato durante il Time Out. Personalmente sono partita con un obiettivo chiaro: cercare di interpretare cosa Dio ha in serbo per noi. Cosa la fede ci riserva, o meglio riserva a me. Dobbiamo però fare tutti un passo in più: dal sapere al conoscere. Noi non siamo mai soli e questo il nostro cuore lo sa. Dobbiamo offrire al Signore un piccolo spazio del nostro cuore perché vi possa stare, crescere e compiere

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Pausa libertà

Volevo raccontarvi di un dono ricevuto inaspettatamente, un dono speciale dato nel bel mezzo della partita più difficile: la vita! Nella confusione del mondo, Dio ha Gridato, Dio ha chiesto un  “Time out”... con la scusa delle più svariate proposte e aspettative ci ha chiamato a sè, ci ha chiesto di fare una pausa. E noi, ancora con la palla in mano, pronti alla prossima azione... abbiamo accettato, aprendo, chi più chi meno,

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Dall'altra parte dello schermo: l'esperienza di un'insegnate

La scuola nell’epoca del Coronavirus ha dovuto modificare le sue modalità di intervento formativo ed educativo, proiettandosi totalmente nel mondo informatico. Da tre mesi la scuola ha l'aula nel web; mancano dunque mura, banchi, suono della campanella, ma soprattutto manca il contatto. La mia esperienza da insegnante di scuola primaria in questo tempo è stata molto particolare perché all’inizio della pandemia io, essendo ancora

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L'esperienza di Lorenzo durante il lockdwon

La scuola a distanza: un grandissimo universo. E me non piace molto questa didattica, forse è un fatto mio, ma io preferisco stare in classe perché è più bello perché puoi stare con i tuoi amici, puoi fare domande. I miei professori si sono attrezzati fin dall’inizio per far si che non perdessimo un preziosissimo anno. I miei compagni e io viviamo abbastanza bene questa situazione. Noi tutti ci siamo impegnati per continuare

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Dall'RSA di Asti

I parenti hanno accettato il distanziamento ed hanno apprezzato molto il fatto che siamo state previdenti, tutelando con la chiusura totale i loro cari.  Ora la distanza si fa sentire e gli affetti cominciano a mancare. Per quanto riguarda le nostre ospiti hanno sentito molto la mancanza dei loro famigliari, figli, nipoti... Noi suore, insieme al personale, abbiamo cercato di lenire questa sofferenza vera a propria, con telefonate